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Sto aiutando un amico a far tornare operativo il suo Buggy Boy Junior (Tatsumi, 1986).
Il mobile è in buone/ottime condizioni, mentre la scheda gioco manca completamente. Abbiamo dunque deciso di installare un PC dedicato a far girare Buggy Boy Jr e, al limite, due o tre altri giochilli di guida super-selezionati 
Il mobile è questo qui:
Il cabinato è un classico cab di guida upright con monitor a tubo catodico, un pedale (acceleratore), un paio di tasti sulla plancia, cambio a singolo switch e volante. Il volante è ottico "free spinning" (cosiddetto "360°"), molto diffuso ai tempi (si pensi alla serie "Sprint" di Atari). Il mobile nel tempo ha subito qualche modifica, la più significativa delle quali è stata la sostituzione del cablaggio originale con un cablaggio Jamma. Poco male.
Date le caratteristiche (cablaggio jamma, numero limitato di input, volante ottico, monitor a tubo catodico) una interfaccia commerciale adatta a gestire tutte le periferiche non esisteva. Ho così realizzato una interfaccia ad-hoc, adatta sia a cab di questo tipo, ma anche utilizzabile in cab classici. Non mi dilungherò su questo punto dato che ho già scritto a riguardo>>QUI<<.
Giorno 1
La prima cosa che ho fatto è stato valutare la situazione generale. Questa una vista interna del cab:
Il cablaggio non era completo: non erano collegate la cassa, la schedina di interfaccia del volante, i segnali video e gli switch dei gettoni. Ho dunque provveduto a completare il cablaggio e annotarmi il pinout, in modo da poterlo utilizzare successivamente per programmare la schedina di interfaccia.
Altro punto di attenzione è stata la schedina ottica del volante. Non avendo il connettore e dovendo fare i collegamenti saldando direttamente i fili sul lato saldature, ho preferito rimuoverla per dare un'occhiata alle condizioni e annotarmi il pinout.
I due grossi condensatori (18 nF) sono condensatori di debounce, servono cioè a ridurre la registrazione di "falsi" segnali di cambio di stato quando la ghiera dentata si muove. L'integrato è un hex trigger ed ha sostanzialmente la funzione di buffer.
Le linee che ci interessano sono quelle di tensione di alimentazione, massa e i due segnali digitali. Tensione e massa si identificano facilmente grazie all'integrato consultando il suo datasheet. I due segnali digitali si possono identificare grazie ai due grossi condensatori, collegati da un lato a massa (o tensione) e dall'altro a uno dei segnali.
Completato dunque il cablaggio, ho potuto accendere per verificare se il monitor e l'alimentatore funzionassero. Il monitor può essere controllato anche senza segnale video collegato: accendi, alzi un po' la luminosità e vedi se compare il raster, cioè il riquadro dell'immagine. In questo caso c'era un viola dominante (dovrebbe essere grigio), ma con buona probabilità sarà risolvibile agendo sui potenziometri di regolazione sulla neckboard del monitor o tramite i trigger di regolazione colore che ho messo sulla schedina di interfaccia. L'alimentatore, invece, si accendeva e spegneva (entrava in protezione ciclicamente). Ho dunque rimosso l'intero blocco di alimentazione per dare un'occhiata:
Sulla sinistra in alto il trasformatore di isolamento, necessario per scalare la tensione di rete (230V ac) alla tensione di alimentazione adatta a questo monitor (Hantarex MTC9000, 115V ac), oltre che isolarlo elettricamente dalla rete; a sinistra in basso due portafusibili e il connettore che porta le tensioni al pettine jamma e al neon del marquee; sulla destra l'alimentatore di bassa tensione (+5V, -5V, +12V dc), necessario ad alimentare la scheda gioco (+5V logici, +12V per gli ampli e -5V anch'essi usati per gli ampli, seppur raramente). Dato che stiamo per installare un PC, tutte le tensioni necessarie le potremo prendere da li, dunque questo (malfunzionante) l'ho rimosso completamente.
Prossimo step: cercare di tirar fuori un PC funzionante da due recuperati in discarica...
Edited by barito - 5/6/2021, 15:02
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